Sto rileggendo alcuni giornali usciti durante il lockdown. E ho scoperto una cosa che non sapevo. Forse sono l’unico che non la sapeva, ma pazienza. In quei giorni ero occupato a fare la coda al supermercato.
Il 16 marzo scorso, gli abitanti di Bamberg, una cittadina della Baviera settentrionale, si sono dati appuntamenti sui balconi e sui tetti per cantare Bella Ciao. Dedicandola a noi. A tutti gli italiani che in quel periodo erano in guerra con il Covid.
Hanno girato un bel video, con una piccola presentazione in ottimo italiano e l’hanno postato su youtube, tipo messaggio nella bottiglia (potete vederlo qui).
E come cantano! Vi assicuro che il coro dell’Anpi di Torino non la canta meglio questa bellissima canzone partigiana.
Guardatevi il video e sorridete. Poi per un attimo chiedetevi: perché hanno scelto Bella Ciao?
La storia di Bamberg me ne ha fatta venire in mente un’altra successa anni fa sempre in Baviera.
Nel 1975 andai a Monaco di Baviera con alcuni compagni del ginnasio, accompagnati dal professore di tedesco.
La prima sera, invece di andare a letto, finimmo tutti alla Hofbraeuhaus. La birreria più famosa e più grande di Monaco. Ci sono tavoli lunghi come campi di calcio e ospita fino a tremila persone. Quella sera c’erano tutte.
Dopo il primo boccale di birra il mio tedesco divenne improvvisamente molto fluente ed attaccai bottone con alcuni tedeschi seduti accanto a me.
Uno di questi saltò fuori che era un soldato della Wehrmachat che aveva fatto la guerra in Italia.
Manco a dirlo mi lanciai in un discorso accorato di condanna del nazismo e di difesa dei partigiani.
Lui mi ascoltò in silenzio e poi disse due sole parole che mi ferirono come coltellate: “Partisanen Assassinen“.